
E se Cappuccetto Rosso (Coniglio) si perdesse nel bosco e invece di incontrare il lupo incontrasse Koyo Kouoh che porta a spasso il lupo? Di che materiale sarebbe il guinzaglio? Potrebbe chiedere a Koyo Kouoh: “sa in che direzione si trova il Castello della Nonna?”. Koyo Kouoh risponderebbe: “Devi creare la tua casa e costruire la tua dimora invece di cercare di entrare nel castello di qualcun altro”. Cappuccetto Coniglio è spaventato ma accetta il consiglio e si mette in cerca di una radura adatta per costruire la sua casa. Quando ne trova una, inizia a strappare l’erba e a togliere rami secchi prima di iniziare a scavare le fondamenta della sua casa. A un certo punto trova, in un cespuglio al centro della radura, il cadavere della nonna, ancora non troppo putrefatto. Per darle una più degna sepoltura tira fuori dal marsupio (è anche un canguro) un quilt (è il quilt di Val Grey Ward, poi passato a Tony Morrison, che si è ispirata a questo quilt per scrivere il romanzo Home). Nonna Antonietta ha ricevuto il quilt in eredità da Giancarlo, poi l’ha dato a Cappuccetto Coniglio, che lo usava per avvolgere le formaggette, le focaccine e le fiaschette di vino da portare alla nonna e le torte di mele rinsecchite e i rubatá rinsecchiti che Nonna Antonietta le chiedeva di portare a Nonna Elvira e che Cappuccetto Coniglio dava in pasto agli uccellini tanto Nonna Elvira non li avrebbe mangiati. Il marsupio era molto comodo ma il tragitto era lungo e con tutto questo peso addosso Cappuccetto Coniglio rischiava di non essere tanto agile quando si perdeva nel bosco e doveva scappare dai lupi che lo volevano sbranare.
Cappuccetto Coniglio decide di avvolgere nel quilt il cadavere della nonna, prima di darle degna sepoltura. Si siede un attimo a guardare il viso incartapecorito e biancastro della nonna. Sgorga qualche lacrima dai suoi occhi ma pensa anche che non tutto il male viene per nuocere. Adesso è meno rammaricato di aver dimenticato in frigo la formaggetta (o la focaccetta, adesso non ricorda bene) e il fiaschetto del Tavernello avvolti nel quilt. Inoltre, grazie all’incontro con Koyo Kouoh, che ha tenuto molto bene a bada il lupo che voleva sbranarla, adesso sa che costruirà in quella radura, accanto alla tomba della nonna, una bellissima casa in pietra e legno. Sarà molto più bella del Castello della Nonna e anche del dirimpettaio Castello di Giancarlo, che a Cappuccetto Coniglio tutto sommato non piacevano perché troppo pieni di cianfrusaglie e di buste di cellophane. La sua casa sarà semplice e luminosa e piacerà a tutti. Rasserenato da questo pensiero, Cappuccetto Coniglio improvvisa una ballata. Tira fuori dal marsupio l’ukulele e inizia a cantare.







