“Questi fenomeni dell’arte attuale, da Koons a Damien Hirst, sono una perfetta illustrazione di quello che il filosofo Marcel Gauchet chiama “l’individuo totale”, vale a dire colui che ritiene di non avere nessun dovere nei confronti della società, ma tutti i diritti di un “artista”, “totalitario” com’era un tempo lo Stato (*), in cui traspariva lo spettro del bambino che crede di essere onnipotente e di imporre agli altri, attraverso le istituzioni pubbliche, gli escrementi di cui si compiace”.
Jean Clair – Jeff Koons e i suoi fratelli, quell’arte senza valore (sociale) – traduzione di Fabio Galimberti – pubblicato su “Repubblica” del 25 settembre 2010.
(*) totalitario com’era un tempo lo stato ( … e com’è oggi il capitalismo, dico io)


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